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Le luci per comunicare

Le luci per comunicare.

Le nuove luci diurne digitali dell'Audi Q4 e-tron sono personalizzabili e creano sequenze dinamiche d'illuminazione che comunicano con le persone.

Testo: Bernd Zerelles - Foto: Dirk Bruniecki Tempo di lettura: 5 min

Q4 e-tron: Consumo di energia nel ciclo combinato*: 19,5–16,2 kWh/100 km; Emissioni di CO₂ nel ciclo combinato (g/km)*: 0–0 g/km

Per il veicolo sono disponibili solo i valori di consumi ed emissioni secondo lo standard WLTP.

César Muntada, direttore del design delle luci di Audi, in mezzo ai fari.César Muntada, direttore del design delle luci di Audi, in mezzo ai fari.

César Muntada si piega sulle ginocchia e guarda esattamente alla stessa altezza dei fari anteriori dell'Audi Q4 e-tron. Sembra proprio che ci siano due volti uno di fronte all'altro che si guardano negli occhi: "Quando ci incontriamo, la prima cosa che facciamo è guardarci negli occhi. Vogliamo creare un rapporto simile anche tra la vettura e le persone. Il design dei fari deve creare il bisogno di dialogo: vedo qualcosa e vorrei saperne di più". Con questo rapporto César Muntada, responsabile del design delle luci di Audi, vuole suscitare emozioni. "Intelligenza, curiosità, prospettiva: quando sviluppiamo qualcosa in Audi l'uomo è sempre al centro. Con il design e le funzioni delle luci della vettura vogliamo arrivare al cuore delle persone". Siamo in visita a Ingolstadt per il futuro delle luci di Audi e la nuova Audi Q4 e-tron.

César Muntada, accovacciato, guarda i fari dell'Audi Q4 e-tron.César Muntada, accovacciato, guarda i fari dell'Audi Q4 e-tron.
Faro sinistro dell'Audi Q4 e-tron visto frontalmente.Faro sinistro dell'Audi Q4 e-tron visto frontalmente.

Con le luci vogliamo arrivare al cuore delle persone.

César Muntada

Firme di luce adatte al carattere della vettura e del conducente.

L'Audi Q4 e-tron crea questo rapporto tra vettura e persona, accogliendo il conducente con sequenze dinamiche d'illuminazione. Inoltre, è la prima Audi che offre la possibilità di esprimersi e distinguersi tramite le luci della vettura. Le luci diurne digitali (incluse nell'optional dei fari LED Matrix) permettono di scegliere tra diverse sequenze dinamiche d'illuminazione che si adattano non solo al design della vettura, ma anche al cliente e al suo carattere. Volendo, la firma può essere reimpostata tramite l'MMI del veicolo addirittura ogni giorno.

"Ogni firma deve avere uno sguardo preciso a suo modo", afferma Thomas Bühner, designer degli esterni e responsabile del design dei fari e delle luci posteriori dell'Audi Q4 e-tron. "Non vedo l'ora di scoprire quale firma di luce digitale si vedrà più spesso nella vita di tutti i giorni. La scelta è infatti un feedback diretto dei clienti sul nostro design". A Bühner è stata lasciata molta libertà per progettare i fari anteriori. Questo perché già solo il fascio centrale delle luci diurne genera i valori di luce consentiti, quindi il designer può utilizzare tutti gli altri segmenti per il design delle luci, creando un quadro d'insieme ben preciso.

Ritratto del designer Audi Thomas Bühner.Ritratto del designer Audi Thomas Bühner.
alt="Immagine dettagliata di una lamiera in acciaio inox spazzolato del faro dell'Audi Q4 e-tron."alt="Immagine dettagliata di una lamiera in acciaio inox spazzolato del faro dell'Audi Q4 e-tron."

Nonostante tutte le firme digitali delle luci diurne create dai singoli segmenti luminosi, anche una lamiera in acciaio inox spessa 0,5 millimetri ha un ruolo importante nei fari anteriori dell'Audi Q4 e-tron. Secondo il designer Bühner: "Da vicino tutto deve essere estremamente preciso. Ma gli elementi luminosi del faro sono blocchi relativamente grandi che hanno un aspetto molto approsimativo. Abbiamo quindi dovuto escogitare un modo per rendere il tutto un po' più raffinato, e con questa lamiera in acciaio inox spazzolato ci siamo riusciti. Per la prima volta non è più in plastica e divide tutto ciò che c'è in primo piano, anche se lo sfondo rimane invariato. All'occhio sembra che gli elementi luminosi siano decisamente più fini. Solo con le pareti sottili create grazie alla lamiera in acciaio inox possiamo rendere il design più elegante".

Immagine dettagliata del faro anteriore dell'Audi Q4 e-tron.Immagine dettagliata del faro anteriore dell'Audi Q4 e-tron.

I LED nel corpo luminoso ricevono gli impulsi nel giro di qualche millisecondo.

Nel mondo digitale di oggi il design e lo sviluppo di luci ovviamente sono molto avanzati: i singoli moduli delle luci vengono attivati con modalità diverse a livello elettronico e si illuminano in un modo ben preciso. Sono gli sviluppatori delle funzioni delle luci a occuparsi di questo nello sviluppo tecnico di Audi. Per l'Audi Q4 e-tron si tratta nello specifico di Tanja Kammann per le sequenze dinamiche coming home/leaving home e per le firme di luce digitali, nonché di Thomas Gensberger per tutte le funzioni standard di illuminazione esterna.

Un ingegnere Audi tiene in mano un dettaglio delle luci posteriori dell'Audi Q4 e-tron.Un ingegnere Audi tiene in mano un dettaglio delle luci posteriori dell'Audi Q4 e-tron.


Il suo compito è realizzare a livello tecnico le idee nel campo dell'ottica del design Audi, progettare il software in modo che le funzioni si accendano al momento giusto nei fari e nelle luci posteriori esattamente come prevede la sequenza dinamica d'illuminazione. "Inserendo i dati, impostiamo la luminosità dei singoli segmenti e definiamo i tempi, quindi dopo quanti millisecondi si attivano determinati LED del gruppo. Per la personalizzazione programmiamo i segmenti LED in modo da creare diverse firme di luce", ha dichiarato Kammann.

Gensberger, ingegnere elettronico e tecnico informatico, aggiunge: "Ovviamente Audi punta anche all'illuminazione perfetta della strada. Nei fari anteriori dell'Audi Q4 e-tron questo è garantito dalla luce a LED per i fari anabbaglianti e dal LED Matrix per i fari abbaglianti". Gli ingegneri Audi utilizzano la tecnologia a LED anche nelle luci posteriori, che di fatto sono superfici illuminate per essere viste. Le luci posteriori si ispirano agli elementi conduttori filigranati e hanno come dettaglio centrale i quattro cerchi che si illuminano di rosso.

Ritratto della collaboratrice Audi Tanja Kammann.Ritratto della collaboratrice Audi Tanja Kammann.
Thomas Gensberger, responsabile dei progetti delle funzioni standard di illuminazione esterna di Audi, davanti a uno schermo in un laboratorio di prova Audi.Thomas Gensberger, responsabile dei progetti delle funzioni standard di illuminazione esterna di Audi, davanti a uno schermo in un laboratorio di prova Audi.

Le luci del veicolo devono comunicare in modo chiaro.

Per Stephan Berlitz, direttore dello sviluppo luci e visibilità nello sviluppo tecnico di Audi, proprio queste superfici delle luci posteriori offrono il massimo potenziale per il futuro. "Ad esempio, la tecnologia OLED che abbiamo in serie in altri veicoli è molto omogenea. Ma cerchiamo di andare sempre oltre. Le luci del veicolo possono funzionare come un display che permette di dare importanza alla comunicazione, o meglio alla comunicazione facilmente comprensibile". Berlitz passa le mani sulla Light Urban Experience, un modello astratto di veicolo la cui cupola funge da schermo 3D per le proiezioni dall'interno. Con questa esposizione dedicata alle luci, le menti di Audi sperimentano nuove idee. Le luci possono comunicare, quasi come un display, come interfaccia uomo-macchina, quindi non solo con il conducente, ma soprattutto con il mondo esterno. Se le mani di Berlitz sono troppo vicine alla superficie, il colore diventa da verde a rosso. Se muove le mani intorno alla forma, gli effetti di luce seguono i suoi movimenti.

Berlitz vede molte possibilità per comunicare con le luci: "Già adesso i nostri veicoli sono dotati di computer ad alte prestazioni collegati con il mondo circostante. Come potremo utilizzare questo collegamento per offrire funzioni di illuminazione innovative? Possiamo immaginarci molte cose per il futuro: ad esempio, segnalare alle altre vetture un pericolo imminente tramite dei display nella parte posteriore; proiettare l'angolo cieco sull'asfalto per i ciclisti; inviare avvertimenti ai pedoni che vanno in giro guardando lo smartphone tramite proiezioni del veicolo per terra".

Stephan Berlitz passa le mani su un dispositivo esposto di Audi.Stephan Berlitz passa le mani su un dispositivo esposto di Audi.

Le luci diventano un display per comunicare.

Stephan Berlitz

I tecnici e i designer Audi lavorano fianco a fianco per dare forma al futuro delle luci Audi. César Muntada condivide la visione di Stephan Berlitz: "Il nostro obiettivo è creare un mondo migliore. Il futuro diventa sempre più complesso. La comunicazione diventa quindi sempre più importante, perché ci permette di capirci meglio. Abbiamo bisogno di una sorta di linguaggio delle luci per i veicoli, che deve essere intuitivo, molto semplice e comprensibile in tutto il mondo. Ridurre la complessità, aumentare la chiarezza, rappresentare la comunicazione. Questa è la strada giusta da percorrere per andare verso il futuro".

César Muntada spiega un oggetto esposto di Audi.César Muntada spiega un oggetto esposto di Audi.
Una sfera luminosa in mano a César Muntada.Una sfera luminosa in mano a César Muntada.
 
Audi Q4 e-tron vista di fronte

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Per il veicolo sono disponibili solo i valori di consumi ed emissioni secondo lo standard WLTP.